Ciao Papà, oggi è la tua festa lo sai?
E di tutti i papà che sono nei due mondi
Vi ho scritto dei versi
Ascoltateli son belli
E anche o può profondi
Padre, padre mio
Che bene che ti voglio
Tu sei il mio amato caro
E il mio vero orgoglio.
La tua sincerità
Mi ha insegnato tanto
Come anche la tua bravura
È che quasi da santo.
Anche la tua dolcezza
È i tuoi tanti sacrifici
Fatti con speranza
Di rendermi felice
Tu tutta ce l’hai messa
Padre e amico mio
Quante volte tu
Per me hai pregato Dio.
E quante volte anche
Tu la vita la hai sgridata
E quando piangere mi fece
Tu l’hai persino odiata
Falsa la chiamavi
Per quanto sempre mente
E non donna quasi mai
Il buono che prometter
Ricordo le tue coccole
E la gioia che mi davi
Quando in braccia mi tenevi
E il tuo campione me chiamavi
E lui la mia ricchezza
Dicevi sempre a Mamma
La luce dei miei occhi
E la più forte fiamma
Coperto tu mi hai
Di umanità e calore
Specie nei tanti inverni
Gelidi e senza fiore
Me e per niente al mondo
Potrei dimenticare
L’amore dato a me
Angelico e solare
Sei tu che sempre dai
Forza e gran coraggio
Per affrontare la vita
Da uomo onesto e saggio
Non sempre io accettai
La tua severità
Ma allora ero un bambino
Adesso un'altra età
Severità amichevole però
Con dolcezza nel parlare
Che amorevole disciplina
Fatta per amare.
La vita mia tu sei
Oggi domani e quando
Lei stessa ci separa
Senza domandando
Respiro sempre è
Il tuo amore angelo mio
E la tua grande gentilezza
Il mio vanto dolce e pio.
Tu sarai quel fiore
Che terrò sempre all’occhiello
Tu sarai l’amabile
È splendido gioiello.
Auguri o padre tutti
E tanti buoni e cari
Per vuoi le mie preghiere
Le pongo su l’altare
A voi che in cielo siete
Lontano dalle famiglie
Insieme ai tanti auguri
Vi mando rose e gigli.
Noi vi amiamo tanto
E ci mancate molto
Chi si chiama morte
Dal cuore non vi ha volto.
Nemmeno dai ricordi
Che son carezze del passato
Sono amici del dolore
Ma che a nessuno
So che hanno confortato.
Auguri, auguri a voi
oh, padri sacerdoti
Che ricchi certo siete
Di tante sante doti
Sante son le mani
Vostre sull’altare
Quando ci date chi
È morto per amare
Padre che ci nutriti
Con il pane che dona la vita
Che è l’eucaristia
Che Cristo, con ogni sua ferita
Chi altro se non voi
Può assolvere i peccati
Pregando anche che dal signore
Saranno perdonati
Perché siete i loro discepoli
E questo ordine lui vi ha dato
E noi da figli spirituali
Diciamo Dio sia ringraziato.
Nicola Rizzo
No comments:
Post a Comment