O donna che sei bella
Quanto quasi l’universo
Chi non ti apprezza è
Cieco imbecille e fesso
Tutte meraviglie
Sono le tue doti
Un canto il tuo parlare
Respiri son le note
Niente a te manca
Radiosa creatura
Chi ti ha così voluta
Ha messo santa cura
Ti ha fatta senza spine
O profumata rosa
Per darne al mondo alter
Con chi ti prende in sposa
Incanti sei guardata
Per il fascino che hai
Anche spettinata
Sei splendida più che mai
Perché tu sei mistero
Del ricco di tutti come del poverino
Facendo quei miracoli
Voluti dal divino
Al mondo figli porti
Con dolori laceranti
Hai beati santi
Perché ci son degli uomini
Che ti abusano anche tanta
Invece di lodarti
Sempre e come santa
Forse sonno ammalati
Del morbo gelosia
E che senza motivo
So chiama anche pazzia
Gli abusi con il tempo
Violenti ancor diventano
Picchiano schiaffeggiano
E mai ragione sentono
È un pericolo il violento
Ti fa piangere la sorte
E poi forse ti spedisce
Da chi si chiama morte
Non ricordo quanti già
Me furono spediti
Ma so che i loro cari
Da dolore non sono mai guariti
Non voglio spaventarti
Con il vero che scrivo e dico
Ma vorrei che ti cauteli
In casa e in ogni vico
Cerca allora aiuto
Come i tanti che subiscono
Fallo però subito
Anzi velocissimo
Tardi sarà se
Viene li irreparabile
Pensa tanto a te
E i tuoi veri amabili
Lui curandosi capirà
L’amore fatto di dolcezze
Fatto di caldi baci
E di piacevoli carezze
Fatto di comprensione
E dialogo amorevole
Di onestà e pazienza
Anche su quanto è dispiacevole
Invece per il bruto
E che bruto nel carattere
Solo una strada ce
E si chiama carcere
Denunciate tutto
Anche se tanto doloroso
Meglio lui al fresco
E non voi nell’eterno riposo
Nicola Rizo