Tuesday, May 9, 2023

Mariathon 2023


Mariatona la si chiama
È con noi l’intero mondo
La Madonna a tutti invita
Di donare dl profondo

Si la amiamo rispondiamo
Al volere di questa mamma
Che con cuore immaculato
In noi accende la sua fiamma

In missione è questa radio
Come tutti missionari
Che anche in terre e martoriate
Il vangelo vanno a annunciare

Loro sonno in tutto il mondo
Come è radio Maria
Che da sempre santo amore
E sorella compagnia

Lei non lascia chi si ammala
E paziente e premurosa
È una vera dolce madre
Che per i figli fa ogni cosa

Li dà vita l’incoraggia
È amorevole è solare
Ai malati da carezza
E speranza fa trovare

Quanta triste solitudine
Che da questo gran pianeta
E quanti sofferenti
Che son in cerca d’una meta

Fortunati noi
Che abbiamo tanto e abbiamo pace
Sfortunati invece chi non ha niente
E dove la guerra mai si tace

Si nutrano ogni giorno
Di fame e di paura
Di lacrime sgomenti
E di quella vita dura

Si nutrano di strigili
Di strilli di bambini
Che non mangiano per giorni
Quei amati poverini

Che dolore Cerbo
Per chi li vuole benne
E che niente possono
Alleviare quelle pene

A buon Dio gridiamo aiuto
E senza disperarsi
Ma sperando con pazienza
Che qualche cosa li cambiasse

Altri invece dicono
Perché non ci vuoi bene
Vivere e un supplizio
Legate ha queste catene

A noi puoi si rivolgono
Con quel poco di fervore
Ma con umiltà
E in mano qualche fiore

Aiutateci ci dicono
O amata e buona gente
Voi che vivete in terra
Privi di tal tormenti

Siete dei beati
Avere quella radio
Che persino v’immunizza
Da quel diabolico falsario

Tesoro dei tesori
Per tutti e questa radio
spese per noi che ancora
Pregare non spaiamo

Quante preghiere insegna
E quante ne fa salire
In quel cielo stellato
Che andremo forse a vivere

La preghiera a noi ni manca
Per entra dove l’eterno
Quando lasceremo
Questo bruto e ingrato inferno

Dateci una mano
Dio lo vuole da lassù
Lo vuole la madonna
Che un suo miracolo qua giù

Mandateci quel donno
Di evangelizzazione
Coi nel nostro animo
Lei dopo ce lo pone

Vi promettiamo che
Anche se afflitti siamo
Con radio Maria
Pregare noi impariamo

E quel poco cibo
Che non sempre abbiamo
Lo diamo ai piccoletti
E di preghiera noi almeno ci saziamo

Chi sa se toccherà
I cuori dei potenti
Per amare come voi
Dando generosamente

Chi può dimenticare
I vostri amati gesti
Vedrete che il signore
Di grazie a ognuno vi veste

La vostra carità
Per noi sarà ricchezza
Sara come la mamma
Che ha la più nobile carezza

Sara come una perla
Rara da trovare e come rosa nel deserto
Che senza acqua può campare

Vieni ti aspettiamo
O radio Maria
Tanto farai per noi
Essendo santa e pia

E tu forza gran coraggio
Sei amata Mariatona
Sei semplice dolcezza
Che in ogni porta suona

Ti aprano ti invitano
Per la tua galanteria
E per che porti in alto
Il nome di Maria

Nicola Rizzo

Thursday, February 16, 2023

Cuore

Oggi l’amore si festeggia
Ma so per tradizione?
Questa è la domanda
Che San Valentino pone

Quanto mi dispiace
Veder che non amate
E come chi ama davvero
Rose e fiori regalate

Non farlo te ne prego
E un male che ferisce
E forse con il tempo
Nemmeno si guarisce

L’amore non si compra
L’amore non si impone
L’amor non è bugiardo
Neppure è una canzone

L’amore vuol dire amare
E no un nome solo da chiamare
Poco serve il chi amo
Se amore non hai da dare

Ma sappi che se cerchi
Tu lo puoi trovare
Di rose e il suo profumo
Non ti puoi sbagliare

Nasce sempre quando
Al mondo noi veniamo
Solo che poco cresce
Perché non lo curiamo

Dolcissimi son sempre
E suoi amati frutti
Parlano sorridono
Facendo glieli tutti

Anche a chi e cattivo
E ha l’animo un può bruto
Docile lo rende
Anche se non del tutto

Si insegna con bei esempi
E mai sì e maestro
E sì non mi credi
Provare tu dovresti

Cura quel germoglio
Che con te era nato
E non so perché
Non lo hai mai adacquato

L’speranza è stata
Non farlo in te morire
Per il bene che ti vuole
E per non farti soffrire

Perché tu soffriresti
Come tanta gente
Che mai an dato amore
Non avendone per niente

Nessun può dare amore
Se amore non ne ha
E dentro ci ha egoismo
E superficialità

Accorciatevi di questo
E aprigli il tuo petto
Prima che sia tardi
E il tuo passo e lento

Tanto lui ti da
E ne sarai felice
Specie quando dai
E consoli chi e infelice

E se da nessuno
Mai ti vene ricambiato
Non dovrai pentirti
Del buono che hai donato

Mettili un sorriso
Ha l’amore che non hanno
E un giorno da pentiti
Ti ringrazieranno

L’amore che dolcezza
È reciproco rispetto
Vuole la fiducia
E l’onesto grande affetto

L’amore ci vuole vicini
Se vita specie ci nemica
Sfidarla fiano ha fianco
Anche se grande la ferita

Forse vittoriosi
Si esce insieme combattendo
Difendersi da soli
Sarà tanto tremendo

E se fiore e rose
Regalerai al tuo amore
Non farglieli bacinar di lacrime
Dando spine di dolore

Il niente tanto apprezza
Se ci darai l’amore
Ma che sia quello vero
E che si chiama cuore
Nicola Rizzo


Tuesday, December 20, 2022

Poesia per il Bambino Gesù

Natale è festa di quel bimbo, che dal cielo qui è calato,
e come il più povero dei poveri in una stalla è nato.
Lui il re di tutti essere riscaldato da un bue e un asinello
per non morir gelato.

Chi sa a quante porte Giuseppe avrà bussato
per la sua Maria e per quel bene amato.
Dicendo aiutateci!  nel nome del “Divino”
siamo tanto stanchi e deve nascere un bambino.
     
Ma il no! era sul cuore e sulla bocca della gente.
L’insistenza del Santo uomo era inutilmente.
Grande quanto il mare, la loro delusione
e ai gridi delle doglie nessuna compassione.

Buio si fa intanto, e sfiniti entrambi
sono per terra un pὸ si siedono e accarezzano quel dono.
Ma non si dà per vinto, l’amato buon Giuseppe,
con lui c’è la pazienza che a darne sempre seppe.
     
Più aspri ancor si fanno i dolori di Maria,
qualcosa allora accade a quella profezia.
Ecco che una donna le dice, se volete
quella è la mia stalla li vi riposerete.

Accettano con gioia quanto le hanno offerto.
E in quella Santa notte nasce il “Pargoletto”.
Quanto lo hai pagato dallo stellar qui venire,
non so se pane avessi ma so del tuo soffrire.

Scalzo anche da grande tu Signore camminavi,
e della povertà mai ti vergognavi.
Tua Madre ci hai donato, prima di ritornare
padrone della morte, e chi crede in te salvare.

Non conoscendo uomo si ha visto crescere il pancino,
grande opera di tuo Padre che come te e Divino.
Perché tu sei venuto tutti lo sappiamo
solo che a Natale più al cuor lo ricordiamo.
   
Per farlo diventare buono e generoso
e portarlo poi al presepe a te Bambin Glorioso.
Sarà certo prezioso quel dono a te donato
e come quel dei Magi è amato e ricordato.

Perdona oh! Bambinello,
se con le labbra a volte amiamo,
e se quello fatto a voi
noi ad altri lo facciamo.
Nicola Rizzo






Wednesday, November 30, 2022

Violenza domestica


O donna che sei bella
Quanto quasi l’universo
Chi non ti apprezza è
Cieco imbecille e fesso

Tutte meraviglie
Sono le tue doti
Un canto il tuo parlare
Respiri son le note

Niente a te manca
Radiosa creatura
Chi ti ha così voluta
Ha messo santa cura

Ti ha fatta senza spine
O profumata rosa
Per darne al mondo alter
Con chi ti prende in sposa

Incanti sei guardata
Per il fascino che hai
Anche spettinata
Sei splendida più che mai

Perché tu sei mistero
Del ricco di tutti come del poverino
Facendo quei miracoli
Voluti dal divino

Al mondo figli porti
Con dolori laceranti
Hai beati santi

Perché ci son degli uomini
Che ti abusano anche tanta
Invece di lodarti
Sempre e come santa

Forse sonno ammalati
Del morbo gelosia
E che senza motivo
So chiama anche pazzia

Gli abusi con il tempo
Violenti ancor diventano
Picchiano schiaffeggiano
E mai ragione sentono

È un pericolo il violento
Ti fa piangere la sorte
E poi forse ti spedisce
Da chi si chiama morte

Non ricordo quanti già
Me furono spediti
Ma so che i loro cari
Da dolore non sono mai guariti

Non voglio spaventarti
Con il vero che scrivo e dico
Ma vorrei che ti cauteli
In casa e in ogni vico

Cerca allora aiuto
Come i tanti che subiscono
Fallo però subito
Anzi velocissimo

Tardi sarà se
Viene li irreparabile
Pensa tanto a te
E i tuoi veri amabili

Lui curandosi capirà
L’amore fatto di dolcezze
Fatto di caldi baci
E di piacevoli carezze

Fatto di comprensione
E dialogo amorevole
Di onestà e pazienza
Anche su quanto è dispiacevole

Invece per il bruto
E che bruto nel carattere
Solo una strada ce
E si chiama carcere

Denunciate tutto
Anche se tanto doloroso
Meglio lui al fresco
E non voi nell’eterno riposo

Nicola Rizo

Wednesday, October 19, 2022

Le Rose e le tue grazie


Le rose che ti diamo
Noi tuoi diletti figli!
Di grazie le ricambi
E li offri come gigli

Le offri agli ammalati
A chi morte rubò gli amati
A chi sventura hanno
O sono carcerati

Ne dai a chi non sanno
Dare un po’ d’amore
Oppure non ce l’hanno
Questo delicato fiore

Le porgi a quanti peccano
Di superficialità
E poveri son di quanto
Si chiama carità

Ne dai a chi son soli
Infelici e sconsolati
E la solitudine
Li fa più amareggiati

Lo stesso a quanti sono
Dal proprio amore separati
E a quei figlioli
Che sono i più addolorati

Ne regali a quanti chiamano
Angeli speciali
È il sonno davvero
Perché in cielo volano senza ali

Ne dai a chi per loro
Tutto sempre danno
E affrontano e combattono
Anche con quanto è più tiranno

Ne dai a quei genitori
Che sonno martoriati
Dai loro propri figli
Essendo degli ingrati

Agli orfani e le vedove
Gli li metti anche su petto
Petto che soffre e piange
Da quel giorno per loro maledetto

LP stesso con gli anziani
Con i vecchi e con i bambini
Giovani e quanti sono
Di memoria poverini

Tanti ne regali
Agli abusati crudelmente
E con gli abusatori
Non so se sei clemente

Ne dai persino a chi bestemmia
Il figlio tuo amatissimo
Cercando di salvarlo
Dall’inferno purissimo

Perché tu sei perdono
Sei amore senza fine
La dolce guaritrice
Del mondo e le sue spine

Tante rose meriti
E non quell’una chi ti diamo
Dimenticando che
In giorno te incontriamo

Dimentichiamo è spesso
Che sei la nostra mamma
E solo nel bisogno
Per te accendiamo questa fiamma

Accettala però
La rosa che ti diamo
In ogni petalo perdono
Noi ti domandiamo

Nicola Rizzo



Friday, October 7, 2022

Covid19 L'anno dei 2 soldi


Te ne sei appena andato
O anno da 2 soldi
Quanto indegno sei
Con gli inferi sprofondi

Solo che` il veleno
Non te lo sei portato
È continui a fare
Ancora il disgraziato

Di morte e di paure
Hai tinto il mondo intero
Il covid 19
Con tè morirà lo` spero

Diabolico e infernale
È il rogo che hai appiccato
Ha a uno a uno tutti
Di certo ci hai straziato

Il mondo intero il meglio
Senza altro meritava
Ma niente tu gli hai dato
Di quello che` sperava

Brindato abbiamo tutti
Quando sei venuto
E con galanteria
Ti abbiamo ricevuto

Anche il buon sciampagna
Con te fu condiviso
È incoscientemente
Ci hai spento il bel sorriso

Quante cose belle
Tu potevi regalare
Per renderci felici
E farti da noi amare

Non gioie ma dolori invece
Hai preferito dare
E obbligando ha ognuno
Di non vedere I propri cari

Non sai quanto è importante
L` amabile carezza
Nel soffrire poi
E la più gran ricchezza                        

Le chiese del Signore
Hai persino chiuso
Perché` tu sei venuto
O cattivo intruso

Grazie che c’è la Radio
D`e l`a dolce Maria
È soli non ci lascia
Ma ci fa` di compagnia

Nicola Rizzo

Sunday, July 31, 2022

Preghiera alla Madona - Stella è Rosa del Carmelo


O Mamma del Carmelo
che bene ti vogliamo
in questo giorno spece
al tuo amore ricorriamo

Per festeggiarti qui
oggi siamo Venuti
sfidando le paure
è certi che ci aiuti

Nella fragilità
abbiamo un può di fede
e senza udito e sente
e senza occhi e vede

Tra noi ci dice sei
O Madonna del Carmelo
e che sorridendo dai
il tuo benedetto zelo

Grazie e guariscici
di ogni infermità
e se peccatori siamo
abbi di noi pietà

Anche a quanti qui non sono
guarisci o tutta pia
ti prego, passa e entra
anche in casa mia

Bisogno di te ce
per mandare via
inferocita tigre
di nome malattia

Va in ogni cuore e porta
la speranza o vita mia
tanti l’anno persa
altri non sanno più chi sia

Coprici col tuo manto
O piena di bontà
senza di te non c’è
vera felicità

Dacci la tua luce
nel buio della vita
spese quando ché
crediamo ché finita

Anche la tua mano
di alzarci sé cadiamo
O sé la carità
noi l’abbandoniamo

Porgi l’orecchio alle
nostre povere preghiere
noi ti amiamo sempre
e forse più di ieri

La malattia ci angoscia
e da dolori acerbi
sé tu non ci aiuteresti
e chi sopporterebbe

Ci leva via il sorriso
straziando il nostro umore
piangere ci fa
spegnendoci l’ardore

Solo tu madonna
la potrai fermare
fallo te ne prego
ciò non ci puoi negare

Un sì soltanto un si
con dio padre e figlio solo dire
affinché sia sol vecchiaia
a noi facci morire

e no dà quei veleni
ché da questa signora
fandone fuori in ogni età
e ha qualsiasi ora

Figlie e figli vostri
tutti quanti siamo
anche se non lo fate
credeteci vi amiamo

Sì o grande stella
e rosa del Carmelo
che profumi e risplendi ovunque
e no soltanto in cielo

Ora ti saluto
ma non vado via
sé prima non ti ringrazio
con questa Ave Maria.

Nicola Rizzo





Mariathon 2023

Mariatona la si chiama È con noi l’intero mondo La Madonna a tutti invita Di donare dl profondo Si la amiamo rispondiamo Al volere di questa...