O COVI 19
Quando male fai
dai guai sino ai capelli
perché non te ne vai
Stai seminando morte
dai spazio ai famigliari
è ha tanti o maledetto
la fame fai assaggiare
Per noi il lavoro è vita
e tu ce lo hai levato
notte hai fatto il giorno
e ce chi è proprio disperato
Ti scagli su chi unque
diabolico cretino
quanti vite ancora
falci tu o meschino
Quanta crudeltà
Ciai nella cattiveria
nemmeno hai compassione
di chi ha qualche primavera
Tanti medici è infermieri
hai ammazzato in ospedale
ma altri ti combattono
è andrai finire male
Ti strapperei quei denti
denti che no ai
per poi mandarti al diavolo
è con lui ti arrostirai
Così non torneresti
mai più su questa terra
a far più morti tu
che la più grande Guerra
Per sino il firmamento
sì oscura lacrimando
è lì mandarti vuole
per quello che stai fando
Piange cuore è anima
vedere tante bare
letti di quei corpi
è poi forse bruciare
Perché non ce più posto
hai santi dormitori
è non si può vederli
per posarle almeno un fiore
Soli è incubati
prima di finire
senza un caro accanto
dovettero morire
Chi sa come cercavano
La mano di un congiunto
è l’amabile carezza
che coraggio in tutti è in tutto
Quanto cordoglio hai dato
anche hai propri famigliari
dio mio dio mio dio mio
chi altro li può consolare
È tu o consolazione
che conosci il gran dolore
dagli quella carezza
con un fiore del tuo amore
E ha lui chiudano in gabbia
è perennemente
è un povero assassino
che uccide crudelmente
Covi 19
gli è stato dato il nome
nessuno però sa
il vero suo cognome
Nemmeno da chi e nato
O chi l’ha generato
O se stato il niente
Che al mondo lo ha porta
Tante le domande
Risposta ancor nessuna
Ma è certo che non venne
Dà bianca mamma luna
Neppure da ci cogna
e nemmeno da Befana
il tempo delle favole
ormai cosa lontana
Nicola Rizzo
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